La Tresca compie venti anni

Belardi: “e pensare che siamo nati per gioco…”

a cura di Laura Cirilli

Venti anni fa, sulle rive del lago di Bolsena, nasceva la compagnia musicale La Tresca. Venti anni di onorata carriera, correlata dall’incisione di album e singoli, tanti concerti in giro per l’Italia e per l’Europa e collaborazioni importanti con grandi nomi della musica italiana e internazionale. Intervestiamo Stefano ‘Billy’ Belardi per conoscre la storia della band.

Quando è nata La Tresca? “La Tresca è nata quasi per gioco, dall’idea di tre amici che venti anni fa si divertivano a suonare in giro per la Tuscia. Eravamo appassionati di musica popolare folcloristica e, suonando per divertimento, è nato questo progetto”.

Ma la musica scorre nelle tue vene di fin da quando eri bambino: “Questa passione me la trasmise mio padre che era un chitarrista, io però da piccolo suonavo la fisarmonica e prendevo lezioni dal maestro Roano Pollini. Anni dopo, a Bolsena, nacque la prima Scuola di Musica fondata da Pietro Paolo Bordini e da lì mi avvicinai alla chitarra classica. Successivamente, grazie alla mia passione per la musica folk, ho imparato a suonare strumenti come il saz, il charango e il bouzouki (il mio insegnante è stato Massimo Giuntini dei Modena City Ramblers che ha prodotto anche alcuni album de La Tresca). Oltre suonarla, a me la musica piace anche cantarla così ho preso lezioni di canto moderno, lezioni di canto medievale presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale a Spello (PG) e ho partecipato a un seminario sulla tecnica e interpretazione vocale ‘Le corde dell’anima’, tenuto da Grazia Di Michele.

Il genere folk per tutti i componenti de La Tresca è stata una luce che li ha illuminati verso la via del successo: “Musica folk intesa come musica popolare e tradizionale. Noi ci rifacciamo al folk, però abbiamo creato le nostre sonorità, seguiamo la scia della musica popolare ma il nostro genere è contaminato dal reggae e dallo ska con spunti irish nelle sonorità (soprattutto all’inizio della nostra carriera, suonavamo anche brani irlandesi)… il nostro genere si può considerare folk-rock. Dopo venti anni di carriera il gruppo si evolve, a noi piace sperimentare ed esplorare generi diversi”.

Quale è il panorama attuale della musica folk? “Quello del folk è un discorso molto ampio, bisogna vedere come viene inteso. Se si prendono in considerazione band come la nostra, in Italia ci sono due gruppi di riferimento: i Modena City Rambles e la Bandabardò. Quindici / venti anni fa ci fu il boom di questo genere musicale, adesso invece si può considerare di nicchia ma è comunque una musica che ha sempre funzionato perché è festosa e mette allegria. Attualmente ci sono diversi gruppi che si dedicano a questo genere, molti sono buoni e suonano veramente bene”.

La vostra ventennale carriera, iniziata in un piccolo paese della Tuscia, vi ha portato a calcare palchi importanti non solo in Italia ma anche all’estero, collaborando con artisti di fama internazionale… “Da Bolsena, sfruttando l’onda di quel periodo folk, abbiamo girato molto in Italia… Dal palco dell’ex Obi Hall di Firenze al Mantova Musica Festival passando anche per il Festival di Modena. Abbiamo suonato al concerto del 1 Maggio a Trento insieme a Frankie HI-NRG, al Capodanno di Perugia e all’Umbria Folk Festival di Orvieto abbiamo aperto il concerto ai Nomadi. L’Italia l’abbiamo visitata tutta, in lungo e in largo e a Ferrara, ci ha ascoltati un talent scout che ci ha aperto le porte dell’Ungheria… Da Budapest abbiamo suonato nei club e partecipato a diversi festival in giro per il paese. Qui abbiamo conosciuto gli Hollywoodoo, un gruppo alternative – rock con cui abbiamo collaborato (il cantante Geri è la voce che canta il ritornello in ungherese nella nostra canzone ‘Stressato’) e partecipato a concerti (con loro abbiamo suonato la cover di War Pigs). In Europa abbiamo suonato anche in Olanda, in Germania, in Svizzera, in Macedonia e in Irlanda. Per quanto riguarda le collaborazioni invece, siamo onorati di aver lavorato insieme ai Modena City Rambles di cui molti componenti hanno suonato nei nostri dischi. Anche con Erriquez e Orla della Bandabardò, oltre alle produzioni (hanno cantato e suonato nei nostri album), ci lega un rapporto di amicizia. Invece Silvia Gallone (ex componente dell’Orchestra di Ambrogio Sparagna e attualmente nell’Officina Zoé), ha cantato un pezzo su un nostro disco mentre Raffaello Simeoni ha suonato uno strumento antico come la ghironda”.

L’ultimo singolo, ‘Vento di protesta’, sarà inserito in un album? “Ci stiamo lavorando, stiamo raccogliendo idee e abbiamo inciso alcuni brani ma per il momento, data la situazione, siamo bloccati. Il singolo ‘Vento di Protesta’ sarà inserito quasi sicuramente nel nuovo disco ma è ancora tutto da decidere. Dopo molti anni di collaborazione con Massimo Giuntini, in questo album cureremo noi la produzione artistica. Abbiamo anche una nuova casa discografica, la Radici Music Records, etichetta della provincia di Arezzo che si occupa di musica folk e di cantautorato”.

La passione per la musica e per il tuo paese, ti hanno portato a creare una scuola di musica, il Centro Musicale Bolsena, un punto fondamentale per i ragazzi e non solo… “In realtà l’idea è di alcuni genitori di ragazzi che nel 2008 mi contattarono per creare una scuola di musica moderna perché fino ad allora, a Bolsena c’erano solo corsi o scuole proiettate sul classico. Ne parlai con alcuni musicisti e aprimmo questa Associazione che nel 2010 divenne ufficiale, grazie anche all’appoggio del Comune di Bolsena che ci mise a disposizione i locali. Il Centro si è sviluppato così tanto che è nata anche una succursale ad Allerona Scalo. Le attività che portiamo avanti sono molte, dai corsi, ai saggi, dai concerti in piazza ai gemellaggi con altre scuole di musica in Italia (Perugia) e all’estero (Svizzera e Germania)”.

La Tresca è composta da:
Stefano “Billy” Belardi (voce, chitarra, charango, bouzouki)
Carlo “Ruben” cempella (basso e voce)
Simone “Peo” possieri (batteria e percussioni)
Christian Arlechino (violino)
Roberto “Jack” Chiovelli (flauti)
Claudio “Ilio” Giuliani (chitarra)
Fabrizio Virgili (fisarmonica)

Discografia
(2019) Vento di protesta (singolo)
(2015) In viaggio (singolo)
(2013) Tutto torna com’è
(2009) Lasciare libero il passo
(2006/2007) Cinquemila anni
(2004) Compagni di strada
(2003 – Editrice Le Balze) Lezioni di volo (singolo)
(2001) Me sa ‘mmianno da veda…